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COMUNICATO STAMPA FESTIVAL DSC 01-12-12

COMUNICATO STAMPA FESTIVAL DSC
1 DICEMBRE 2012

Seconda giornata di lavori, ieri, al Festival della Dottrina Sociale Cristiana promosso dal Comitato Sale e sostenuto da Golem Lazio e dalla Banca Popolare del Cassinate. La giornata di ieri, venerdi 30 novembre 2012, è stata interamente dedicata al tema “Fragilità e vulnerabilità della persona”. A moderare l’incontro il Presidente del Comitato Sale Francesco Rabotti che, con la consueta passione, introdotto i temi del giorno e i relatori.
A prendere la parola per primo è stato don Franco Monterubbianesi, fondatore della Comunità di Capodarco. La sua giovanile idea di fare il medico si è trasformata in una vocazione più alta di servizio agli altri: Don Franco ha scelto di dedicare la sua vita ai disabili. La sua esperienza è la  testimonianza più efficace di quanto oggi ci sia bisogno di gratuità e di altruismo. La Comunità di Capodarco è nata 46 anni fa e oggi rappresenta una realtà importante per l’intera società: è presente in 22 province d’Italia, nell’est Europa e nel sud del mondo.
Secondo don Franco, bisogna che la vera rivoluzione parta “dal basso”, e che non ci si aspetti tutto dalle istituzioni. Al contrario, bisogna lavorare in unità centrando sempre la propria azione sulle tre preziose virtù di fede, speranza e carità. Virtù che sono tra loro intimamente collegate e si sostengono a vicenda. Al tempo stesso, la fede deve camminare di pari passo con le opere. Il cristianesimo, ha ricordato don Franco, è anche l’impegno a creare sulla terra il Regno di Dio. La crisi economica attuale potrà essere vinta solo se si riuscirà ad uscire dall’ottica del profitto e dello sfruttamento. Nel caso dei disabili, bisogna costruire il loro futuro, creando case famiglia e non relegando i disabili negli istituti.
A suggellare la testimonianza di don Franco, anche l’intervento di Franco Germani e del Presidente del Consiglio Comunale Giacomo Iula, il quale ha ricordato che se è vero che le istituzioni spesso non fanno abbastanza, è anche vero che le istituzioni sono costituite da persone che hanno una loro sensibilità e una loro esperienza di vita che, spesso, non è così lontana e distante dalle urgenze della società. Iula ha ricordato che ci sono ancora tante persone disposte a lavorare gratuitamente per gli altri (come testimonia, tra l’altro, lo straordinario impegno dei tanti volontari che, in questi giorni di maltempo, hanno lavorato anche cittadini per fronteggiare e prevenire le emergenze) e ha assicurato la propria disponibilità a sostenere e associazioni di Sora che si occupano dei disabili.
La parola è poi passata ad Umberto Soldatelli, presidente delle ACLI Lazio. Soldatelli ha ricordato i primi passi mossi all’interno delle ACLI, e ha ricordato come non ci si debba aspettare che l’iniziativa venga presa sempre dagli altri, ma bisogna essere pronti ad agire in prima persona. Soldatelli ha anche evidenziato il significato profondo racchiuso nella parola “persona” e l’importanza di un impegno della società civile, chiamata a svolgere una vigile azione di controllo nei confronti delle istituzioni e della politica.
Raffaele Mozzarella, Coordinatore del Festival della Vita di Caserta e Direttore del Centro Culturale S. Paolo Onlus Campania, ha evidenziato l’importanza della difesa della vita e della famiglia e ha evidenziato la necessità di riscoprire una sobrietà di vita. Infine, ha annunciato il Festival della Vita di Caserta che ci sarà nel prossimo mese di Gennaio.
A concludere gli interventi, il contributo particolarmente interessante e pieno di passione dell’Avvocato Vincenzo Bassi, il quale ha sottolineato come spesso le istituzioni pensino alla famiglia solo in quanto soggetto in crisi e non alla famiglia come soggetto centrale della società e potenziale propulsore della vita economica. E’ nella famiglia, infatti, che si apprende la cultura del dono e della gratuità. In un sistema come quello attuale, inoltre, non ci sono solo problemi relativi alla mancanza di denaro, quanto problemi legati alla mancanza di fiducia. Da questo punto di vista la famiglia fondata sul matrimonio rappresenta una garanzia di cui le istituzioni, gli enti, le banche dovrebbero tenere conto: il matrimonio, diversamente dalla convivenza, è un progetto di futuro sottoscritto da entrambi i coniugi. La famiglia, dunque, è un’”impresa” affidabile. Seguendo questo considerazioni è facile capire come possa cambiare completamente la prospettiva delle politiche familiari: non assistenzialismo, ma investimento sulla famiglia. Anche il lavoro casalingo diventa un contributo di altissimo valore anche da un punto di vista strettamente economico. La famiglia è una realtà centrale e non comparabile con nessun’altra realtà: per questo è necessario riconsiderarne il valore, anche economico, e le potenzialità per il rilancio dell’intera società.
Al termine dei lavori, il presidente Rabotti ha invitato tutti a partecipare all’ultima sessione dei lavori che ci sarà oggi, sabato 1 dicembre, con la presenza del Sottosegretario CEI e Direttore Nazionale dell’Ufficio Comunicazioni Sociali Mons. Domenico Pompili e con i Presidenti e segretari nazionali delle Associazioni Cattoliche. L’appuntamento è alle 15.30 nella Sala S. Tommaso della Cattedrale di Sora.
Il Festival si concluderà con una cena di beneficenza il cui ricavato verrà devoluto alla Casa della Carità di Cassino, diretta da Suor Ermanna Beccacece, e rappresentata al Festival da Luigi Pietroluongo.

Aderenti al Comitato

Locandina CSC




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